fatti furbo

 

 

 

Non tutti sanno che quando un portale di prenotazione promette il miglior prezzo, in realtà sta dicendo che ha proibito all'albergo di offrire un prezzo più conveniente sul proprio sito internet.

Federalberghi ha presentato un ricorso presso il TAR del Lazio, per chiedere che queste clausole vessatorie siano vietate per legge.


In attesa che si modifichi il quadro legale, turisti e albergatori possono utilizzare il telefono e la posta elettronica per verificare la disponibilità di soluzioni diverse da quelle pubblicate sul web, più vantaggiose per entrambe le parti.

 

L'Assemblea e il Consiglio Direttivo di Federalberghi hanno deliberato di impugnare presso il TAR del Lazio la decisione dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato concernente la parity rate, che entrerà in vigore il  1° luglio 2015.

 

Il ricorso, presentato il 18 giugno, mira alla definitiva abolizione di tutte le clausole che non consentono di pubblicare "in chiaro" sul sito internet dell'hotel soluzioni che sarebbero molto più vantaggiose per la clientela.

 

Considerato che i tempi tecnici di definizione del ricorso non saranno immediati, Federalberghi chiede inoltre che queste clausole vengano urgentemente vietate per legge.

 

La battaglia condotta da Federalberghi tutela tutta la collettività:

- i cittadini, che prenotando direttamente possono usufruire di soluzioni più convenienti;

- le imprese, che oggi pagano ai portali di prenotazione commissioni che possono arrivare anche oltre il 30%;

- lo Stato italiano, che oggi non percepisce nemmeno un centesimo dai colossali guadagni che i portali stranieri realizzano nel nostro Paese.

 

novità interessanti

La decisione dell'Antitrust, seppur non condivisibile nella parte in cui lascia irrisolta la problematica della parity rate, introduce alcuni elementi di novità che gli alberghi possono utilizzare per migliorare le proprie performance commerciali.

A partire dal 1º luglio 2015, chi viaggia in Italia per vacanza o per lavoro potrà beneficiare di una importante opportunità.

In applicazione delle nuove regole gli alberghi italiani potranno offrire su alcuni canali (telefono, mail, sistemi di messaggistica) condizioni migliorative rispetto a quelle pubblicate sui grandi portali.

Nel rinviare all'attenta lettura del provvedimento, richiamiamo l'attenzione sui seguenti aspetti.

 

parità di disponibilità

Il punto 2.1 della decisione dispone che Booking.com non possa <<imporre obblighi che vincolino le strutture ricettive ad offrire sulla piattaforma Booking un numero di stanze eguali o superiore - a prescindere dalla tipologia - rispetto a quelle offerte su qualsiasi altra OTA, o a quelle riservate alle stesse strutture ricettive>>.

Ciò significa ad esempio che l'albergo può decidere di non porre in vendita su Booking.com (in via permanente o in alcuni periodi) alcune tipologie di camere o di porne in vendita una quantità limitata.

A corollario di tale facoltà, quando Booking.com pubblicherà informazioni sul numero di stanze disponibili, dovrà precisare <<in questo / nel nostro sito>>, per evitare che il cliente venga indotto a non proseguire la ricerca su altri portali o sul sito dell'albergo.

 

contatti con i clienti precedenti

Il punto 5.1 della decisione dispone che <<Booking.com si astiene dall'imporre obblighi che vietino alle strutture ricettive di prendere contatti con clienti precedenti, a condizione che detti contatti avvengano in conformità alle vigenti normative in materia di privacy e protezione di dati personali>>.

Al riguardo, il punto 9 della decisione precisa che la definizione di clienti precedenti comprende, tra gli altri <<qualsiasi cliente che abbia in passato soggiornato presso la struttura ricettiva almeno in un'occasione, a prescindere dalle modalità utilizzate per effettuare la prima prenotazione>>.

 

definizione di "online"

Il punto 9 della decisione, in relazione al divieto di commercializzare online al grande pubblico determinate offerte, dispone che <<tale definizione non include le vendite online che non siano dirette al grande pubblico; in particolare, essa esclude le email, gli sms e i sistemi di messaggistica istantanea>>.

 
 
come fare per ricercare il trattamento più conveniente

Ecco due semplici mosse che tutti possono fare per ricercare il trattamento più conveniente.

Un primo passo consiste nel visitare sempre il sito internet dell'hotel, sul quale dal 1º luglio potranno essere disponibili tipologie di offerte che non sono presenti sui grandi portali, ai quali gli alberghi non sono più obbligati a conferire tutti i propri prodotti.

Se questa prima ricerca non genera il risultato auspicato, è possibile telefonare o inviare una mail direttamente all'albergo e domandare se nel giorno di nostro interesse sono disponibili soluzioni più convenienti rispetto a quelle poste in vendita sui grandi portali.

In alcuni casi, l'albergo potrà offrire un prezzo migliore.

In altri, un servizio aggiuntivo (ad esempio, un cocktail di benvenuto, oppure il wi-fi gratis, se non è già previsto dalle condizioni generali).

O, ancora, una facilitazione (ad esempio, la possibilità di usufruire della camera sino a tarda mattinata, anziché lasciarla alle 10).

Inoltre, il contatto diretto con la struttura consente di conoscere e sfruttare al meglio le opportunità offerte dall'albergo e dal territorio e di organizzare un soggiorno su misura con un'assistenza personalizzata che non sarà mai possibile trovare nei supermercati online.

 

media kit predisposto da Federalberghi

Al fine di assistere le aziende che intendano invitare i clienti a contattare direttamente l'albergo, Federalberghi ha predisposto un pacchetto di strumenti di comunicazione:

-  un video volto a promuovere i contatti diretti tra i clienti e le strutture ricettive, disponibile su youtube e sul sito www.federalberghi.it;

- un cartello in quattro lingue (italiano, inglese, tedesco e francese), che segnala al cliente la possibilità di ottenere dei vantaggi, rivolgendosi direttamente all'hotel; il cartello può essere lasciato in camera a disposizione degli ospiti, affisso in ascensore o negli spazi comuni, inviato a mezzo posta elettronica alla propria clientela; suggeriamo inoltre di consegnarne copia al cliente all'atto della partenza, spiegandogli personalmente quali vantaggi l'azienda riserva a coloro che prenotano direttamente; il cartello, che è disponibile in due versioni (orizzontale e verticale), è stato realizzato in formato A4, per agevolarne la stampa in autonomia a cura di ogni struttura ricettiva;

- un'immagine accompagnata da un messaggio breve, che può essere utilizzata per la realizzazione di comunicazioni ad hoc, tarate sulla politica commerciale di ogni singolo albergo, nonché essere inserita in calce ai messaggi di posta elettronica che l'azienda invia ai propri clienti; anche in questo caso, il supporto è disponibile in quattro lingue (italiano, inglese, tedesco e francese);

- tutti i supporti sono caratterizzati dallo slogan <fatti furbo!> e da un'icona che ritrae un'addetta al ricevimento nell'atto di comunicare con il cliente; il telefono raffigurato nell'icona è collegato ad un cavo a forma di @ (il simbolo della posta elettronica), per rappresentare i due principali canali che possono essere utilizzati ai fini in questione;

- il manuale sulla privacy nell'ospitalità, che contiene tutte le indicazioni necessarie per acquisire e trattare nel rispetto della normativa i dati anagrafici della clientela, inclusi gli indirizzi di posta elettronica.

 

politica di comunicazione di Booking.com

Ai sensi del punto 3.1 del provvedimento reso vincolante dall'Autorità Garante, Booking.com e le società del gruppo Priceline sono tenute <<a rendere la propria comunicazione conforme agli impegni assunti>>.

Invitiamo a segnalare tempestivamente a Federalberghi ogni eventuale comunicazione che fornisca una rappresentazione incompleta o inesatta delle facoltà che la decisione dell'Autorità ha conferito agli alberghi o comunque in altro modo non soddisfi il suddetto requisito.

 

per approfondire

Chi desideri ricevere maggiori informazioni sull'istruttoria svolta dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, può consultare il rapporto realizzato da Federalberghi.

 




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